Un
tetraplegico ricchissimo (Philippe), con i movimenti impediti del tutto dal
collo ai piedi e privo completamente
di sensibilità, amante della
musica classica, operistica e sinfonica.
Un
grosso nero proveniente dalle balieu parigine (Driss), più volte in prigione,
parassita della società, per puro caso diventa il badante del primo. Due mondi radicalmente
opposti.
Quando
però la Speranza si incontra con l’Amicizia, quando l’Umanità tratta l’invalido
“veramente come Persona”, il figlio che viene partorito può essere l’INCREDIBILE. Vedetelo, perché alla fine
non potrete dire:”queste cose possono accadere solo nei film!”, perché la storia raccontata è vera.
Due
ultime parole.
La
colonna sonora è parte integrante della narrazione, anzi è il terzo
protagonista, ed è uno straordinario mélange
di funk e musica classica, con l’inconfondibile tocco magico del compositore e pianista
Ludovico Einaudi.
L’ultima parola la lascio a Philippe: “non soffro
perché sono una prigione per me stesso, ma perché la persona da me amata non è
più accanto a me”………..ognuno di noi ha il suo Zahir.
Fabrizio Giulimondi.
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