HO ASSISTITO ALLO SPOGLIO DEL PREMIO STREGA AL NINFEO DI VILLA GIULIA A ROMA E LA GIURIA HA PROCLAMATO VINCITORE IL ROMANZO "GLI INSEPARABILI - IL FUOCO AMICO DEI RICORDI", DI ALESSANDRO PIPERNO, MONDADORI, OPERA GIA' OGGETTO DI VALUTAZIONE NELLA RUBRICA "CONSIGLI DI LETTURA".
RITENGO OPPORTUNO PUBBLICARE DI NUOVO IL RELATIVO COMMENTO.
Fabrizio Giulimondi
“Gli inseparabili, il fuoco amico dei
ricordi”, di Alessandro Piperno, Mondadori, candidato - e possibile
vincitore, insieme a Gianrico Carofiglio
con “Il silenzio dell’onda”, anch’ esso
commentato in questa rubrica - al Premio Strega, le cui votazioni si terranno
il prossimo 13 giugno a Casa Bellonci
a Roma e la premiazione il 5 luglio al Ninfeo di Villa Giulia sempre a Roma.
Gli
inseparabili sono una razza di pappagalli del Madagascar che vivono a coppie e
quando muore l’uno muore anche l’altro.
Gli
inseparabili sono due fratelli ebrei, Filippo e Samuel, il primo sposato e mantenuto dalla moglie Anna, una ex show girl
di “non è la
Rai” (Vi ricordate?Il programma di grande successo di
pubblico degli anni ’80 pensato e
diretto da Gianni Boncompagni per le reti Finivest), semi anoressica e
con
gravi problemi psichici, mentre Samuel (Sami per gli amici) ha una
brillante carriera, ma anche gravi problemi sessuali, sui quali
l’Autore si
sofferma morbosamente, fastidiosamente, dettagliatamente e
ripetutamente.
Sami sta per sposarsi con Silvia, ragazza priva di
carattere e personalità, tanto da
accettare di convertirsi all’ebraismo.
Filippo da
persona nullafacente e, apparentemente,
priva di interessi e di attitudini, si
rileva un grande disegnatore di fumetti, ed un suo lavoro cinematografico comics arriva a Cannes e comincia a
sbancare i botteghini e a ricevere numerosi premi internazionali.
Questi eventi
determineranno conseguenze dirompenti nella vita di Filippo, che si
vedrà anche minacciato di morte da
organizzazioni terroristiche islamistiche.
A sua
volta, la quotidianità professionale e
affettiva di Samuel imploderà.
In realtà
sullo sfondo v’è per tutta la narrazione ciò che è accaduto venticinque anni prima al loro straordinario padre Leo
che, dopo l’infame e ingiusta accusa di
aver molestato la “fidanzatina” dodicenne di Samuel, si era rinchiuso
per la vergogna nel sottoscala, da dove
ne era uscito cadavere.
La moglie
Rachel, madre di Filippo e Sami, donna di robusta volontà, si ingegnerà per
cancellare la stessa esistenza sulla terra di Leo, il cui nome non sarà più pronunziato sino all’apice finale.
Questo è
il vero filo conduttore della storia, la cui drammaticità si manifesta ed
esplode nelle ultime cinquanta pagine:
se questo romanzo vincerà il Premio Strega avverrà per queste!
Fabrizio Giulimondi
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