L'ultima fatica del regista Simon Curtis è un atto d'amore verso Marilyn Monroe, i cui panni sono vestiti dalla strepitosa Michelle Williams, la quale deve aver passato giorni - se non addirittura settimane - a studiare le movenze, il portamento e il modo di parlare di Marilyn attraverso i suoi film e i documentari delle sue apparizioni pubbliche.
Nella pellicola non viene ripercorsa l'intera esistenza della
sfortunata celebrità, ma soltanto il periodo della lavorazione di "The prince and the showgirl", lavoro diretto e interpretato dal grande
Laurence Olivier nel 1957.
Sul set avviene l'incontro fatale tra il giovane Colin Clark, alle prime armi
nel mondo del cinema, e la star. Ovviamente il ragazzo si innamorerà di
lei, aiutandola ad affrontare la sua fragilità emotiva derivante
dall'insicurezza riguardo alle proprie capacità attoriali.
Corteggiata con discrezione signorile dal regista e sorvegliata a
distanza dal marito, lo scrittore Arthur Miller, la Marilyn tratteggiata
da questo film è molto distante dal glamour e dallo splendore con cui
comunemente la si dipinge: si tratta di una donna stanca e instabile, ma sempre affascinante e seducente.
L'opera è tratteggiata con il medesimo stile del mirabile lavoro precedente di Curtis "Il discorso del re".
Fabrizio Giulimondi
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