mercoledì 11 luglio 2012

Economia Cristiana
IL DECRETO SVILUPPO
E’ stato pubblicato sul supplemento n. 129/L alla “Gazzetta Ufficiale” del 26 giugno scorso il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 (c.d. “Decreto Sviluppo”): approvato dal Consiglio dei Ministri salvo intese (ossia salvo ulteriori modifiche), ha visto la luce soltanto il 26 giugno, a distanza di dieci giorni. E’ il sesto decreto anticrisi dell’era Monti. 
Il nuovo corposo ed eterogeneo decreto nasce dall’urgenza di emanare disposizioni dirette a favorire la crescita, lo sviluppo e la competitività nei settori delle infrastrutture, della edilizia e dei trasporti, oltre che fornire un assetto più ordinato agli incentivi alle imprese.
Tale stimolazione avviene in particolare modo a favore della edilizia pubblica e privata nel settore delle ristrutturazioni e del risparmio energetico. Vediamo come:
·       ristrutturazioni: 50% fino al 30 giugno 2013, dopo si torna al 36%. La nuova aliquota parte dal giorno di entrata in vigore del decreto (26 giugno 2012):  a chi ha dei lavori in corso conviene aspettare a pagare (per gli acconti già pagati si applica il 36%);
 
·       risparmio energetico: la detrazione fiscale doveva decadere a fine 2012 ma il decreto ne ha prolungato la vita di sei mesi, con una riduzione dell’aliquota detraibile dal 55% al 50%. Resta la detrazione del 55% fino al 31 dicembre 2012, poi scende al 50% fino al 30 giugno 2013 ed al 36% dopo quella data.

L’azione del provvedimento a favore delle imprese si sostanzia invece in incentivi e nel credito di imposta.
·       Incentivi: nel pacchetto per le imprese spicca il riordino degli incentivi con la creazione del Fondo per la crescita sostenibile in cui confluirà quanto recuperato da una razionalizzazione del settore, razionalizzazione  che ha condotto alla abrogazione di 43 norme nazionali. Il Fondo, che avrà una dotazione iniziale di 600 milioni di euro, sarà finalizzato a tre obiettivi: innovazione, internazionalizzazione, rilancio delle aree di crisi. Al Fondo verranno inoltre accorpate le risorse del Fondo rotativo triennale gestito dalla cassa depositi e prestiti per circa 1,2 miliardi.
·       Credito di imposta, riconosciuto nella misura del 35%, con un limite pari a 200mila euro a impresa, non riguarderà gli investimenti ma solo le assunzioni a tempo indeterminato di personale qualificato in quanto in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito presso una università italiana o straniera,  o avente una laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico impiegato in attività di ricerca e sviluppo.
Anche il settore della  giustizia, sotto la veste del diritto procedurale civile,  è stato approcciato dal decreto in esame per mezzo della riduzione dei tempi dei processi civili e, segnatamente, introducendo il filtro nella fase dell'appello, ove un giudice singolo valuta se un ricorso al secondo grado sia palesemente inammissibile, in modo di ridimensionare sensibilmente il numero di cause che ingolfano le scrivanie dei magistrati delle Corti.
Il decreto in esame è in questi giorni alla attenzione del Senato della Repubblica per il necessario passaggio parlamentare teso alla sua conversione in legge dello Stato. Desidero sottolineare che in tale sede  i gruppi senatoriali  stanno formulando emendamenti volti già a modificare la c.d. legge “Fornero” sul mercato del lavoro privato n. 92 del 28 giugno 2012, che entrerà in vigore il prossimo 18 luglio.
Prof. Fabrizio Giulimondi

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