L’evento tanto atteso della proiezione “Fear and Desire” (“Paura e Desiderio”), pellicola in bianco e nero del 1952 del grande regista Stanley Kubrick (che al tempo aveva
manifestato la volontà – non esaudita - che
fosse distrutta), completamente restaurata dalla Library of Congress, almeno al
cinema Barberini di Roma (spettacolo del 29 luglio, ore 21.00), è stato una
delusione cocente, visto che già dopo un una manciata di minuti (dei 62 di
durata) il sonoro ha cessato di funzionare e l’operatore non è riuscito a
ripristinarlo, mentre le immagini successive
sono apparse sullo schermo a sprazzi e in maniera
confusa e sconclusionata.
Devo dire che nell’accedere alla sala ero già rimasto perplesso dalla
presenza di contenitori di pop corn e
bicchieri di coca cola ancora giacenti
sulle poltroncine e non rimossi dagli addetti alla pulizia.
Il costo del biglietto – almeno quello! - ci è stato rimborsato.
Per gli amanti del Maestro: dalle poche scene viste e il poco sonoro ascoltato
“Fear and Desire” (“Paura e Desiderio”) non è certo Arancia Meccanica o Shining.
Fabrizio Giulimondi
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