sabato 27 luglio 2013

UN ALTRO FILM MARVEL: "WOLVERINE - L'IMMORTALE" DI JAMES MANGOLD


Wolverine -  l'immortale di James Mangold è anni luce distante dai super eroi creati dalla mente prodigiosa di Stan Lee e dalla filmografia della Marvel.
I Fantastici Quattro, l’Uomo Ragno, Thor, Devil, Lanterna Verde, Ghost Rider, Capitan America, Iron Man, Hulk, sia nella versione comics che in quella cinematografica,  hanno una struttura completamente diversa e senz’altro più leggera rispetto alla figura di James Howlett detto Logan, ossia Wolverine, mutante e highlander, immortale, frutto delle menti di Len  Wein,  Herb Trimpe e di John Romita Sr.,  reso famoso grazie alla  pubblicazione compiuta dalla  Marvel Corno.
Tutto ha inizio il 9 agosto del 1945 , quando un secondo sole esplode nel cielo di Nagasaki e Wolverine, prigioniero dei giapponesi, fa scudo con il proprio corpo invulnerabile ad un soldato nipponico che aveva mostrato una certa pietas nei confronti dei prigionieri. Lo spettatore dovrà attendere oltre i titoli di coda per capire se il tycoon dagli occhi a mandorla manterrà questo suo stato di grazia oppure no.
Logan, in arte Wolverine, con i suoi artigli stile Freddy Krueger in Nightmare   e il suo aspetto licantropesco,  manifesterà il proprio rude e virile fascino  - che attrarrà senza meno più di un spettatrice -  quando l’interprete  Hugh Jackman  dismetterà le vesti di cavernicolo.
Wolverine si differenzia dagli altri personaggi  del mondo Marvel per il suo modo poco elegante di porsi, per la sua perenne battaglia contro se stesso. E’ definito un uomo che soffre, tormentato ogni notte della sua esistenza da incubi, perseguitato da sensi di colpa per essere diverso, dal rimorso di fare del male a chi ama. Per questo aveva deciso di non amare più!
Il film è, per certi versi, braccato dalla quasi costante presenza della donna che Logan aveva amato in passato, uccisa dai suoi stessi artigli. La proiezione è perseguitata da un continuo ricordare al nostro protagonista che le persone a cui tiene, muoiono. Forse è per questo che accetta di fare ciò che gli verrà chiesto. Forse è per questo che torna ad essere un soldato, un samurai senza padrone: un suronin.
Hugh Jachman -  unico attore statunitense (escludendo un’altra mutante dei tanti X Men di cui Wolverine fa parte), circondato da una miriade di interpreti del sol levante - fa immergere il pubblico in un action movie che,  a differenza delle altre pellicole con marchio Marvel, risulta essere  più vicino al genere Manga: eccessivi elementi di violenza non rispettosi della tradizione dei fumetti e dei lavori di Stan Lee, e qualche swear words di troppo!
Le attrici hanno la fisiologia propria delle eroine Hentai e Anime.
Torrenti di samurai e ninja vorticano tumultuosamente intorno a  Wolverine ed alla sua protetta, la bella nipote del magnate giapponese, Maestro Yashida.
Anche la mafia della Terra dai fiori di loto, la Yakuma, svolgerà un ruolo da protagonista nella trama convulsa e piena di lotte, di combattimenti  e di concitate corse……… verso l’Ignoto.
Troverete in certe ricostruzioni robotiche i primi personaggi fumettistici  giunti sul piccolo schermo dal Giappone in Occidente verso la fine degli anni settanta: Mazinga e Jeeg Robot
Un duplice consiglio: un Ni da parte mia e un Si convinto -  per gli amanti del cinema  action-fantasy in salsa Marvel all’ orientale -  da mia figlia Alessia.

Alessia e Fabrizio
Giulimondi                                                   


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