Già questa Rubrica
ha avuto l’onore di recensire Le sei
reincarnazioni di Ximen Nao del Premio Nobel per la letteratura 2012 il
cinese Mo Yan.
Alice Munro è stata proclamata vincitrice del Premio Nobel
per la letteratura per l’anno 2013.
Il suo libro più apprezzato
e letto “Nemico, amico, amante...”
(Einaudi) è ospite di “Consigli di lettura”.
Alice Munro è la più importante autrice canadese
contemporanea. E’ cresciuta a Wingham (Ontario). E’ sposata, madre di tre
figlie, e vive tra Clinton (Ontario) e
Comox (British Columbia). Ha scritto numerose raccolte di racconti, che
rappresentano il suo genere letterario più amato e adoperato. Nella sua lunga
carriera ha ricevuto numerosi premi letterari - fra cui il National Book Critics Circle Award
– ed è stata paragonata a Flannery
O’Connor e a Henry James, ma anche a
Cechov e a Tolstoj.
Altre opere di
particolare pregio del Premio Nobel sono Il
sogno di mia madre (2001) e In fuga
(2004).
“Nemico, amico, amante...” è strutturato in
nove racconti che parlano della musica del quotidiano, del gioco smorzato dei
sentimenti e delle allusioni. L’Autrice dipana con le sue brevi storie la
complessità della natura umana.
Ogni racconto
possiede la capacità di trascinare il lettore nei meandri di una memoria che
non è la sua, per risvegliarne, però , emozioni che sono di tutti.
Lo stile della Munro è aperto, lussureggiante, fitto di
accadimenti appariscenti e particolari nascosti.
Il paesaggio
canadese, la sua natura selvaggia incuneata in scenari immensi, fanno da sfondo alla narrazione, partecipando
alle emozioni dei personaggi, integrandone la storia, arrivando a condizionarne
le decisioni. I paesaggi naturali si confondono con i paesaggi interiori.
La weltanschauung della Scrittrice è tanto
ricca quanto inafferrabile e si snocciola nella descrizione di una passione per
transitare, subito dopo, nella rappresentazione
di una scena che incornicia un
tranquillo tran tran coniugale.
I lineamenti dei
protagonisti e delle figure poste nel sottofondo sono sfumati e i loro contorni mai marcati e,
talora, incerti. Il dialogo che si svolge fra di loro vibrante di carica
teatrale. I finali mai finali.
Fabrizio Giulimondi
mi hai contagiata, Corro a leggerlo
RispondiEliminaSilvana
optime!
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