Dopo
“Anni Felici” di Daniele Lucchetti con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti che non vale il prezzo del biglietto di una sala
parrocchiale (di era jurassica), mi sono recato a vedere “Aspirante
Vedovo” - del regista Massimo
Venier, con Luciana Littizzetto e Fabio De
Luigi - che riprende “Il vedovo”, lo splendido film del 1959 di Dino Risi, con l’indimenticabile e insostituibile Alberto
Sordi e la sempiterna France Valeri.
E’
proprio l’inevitabile confronto che stronca la pellicola in commento.
Le
capacità recitative della Littizzetto – l’ insopportabile moglie del cretinetti al tempo interpretata da France
Valeri - e di De Luigi - nel medesimo ruolo ricoperto da Albertone (appunto il marito cretinetti ) - la dicono lunga sulla valutazione che uno
spettatore riserva alla narrazione, alle qualità attoriali, al contenuto e alla
assenza di ilarità a causa di gheg e
di boutade poco efficaci e di espressioni
mimiche viste e riviste, trite e ritrite, dei due protagonisti: ad esclusione di qualche
rara battuta diversamente triste, la
storia si perde in uno specchio d’acqua
di tranquilla noia.
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