“Ogni tuo respiro” di Andy Serkis, che vede la straordinaria
recitazione mimica di Andrew Garfield (il secondo Spider Man) e la particolare espressione corporea nello stesso
tempo emozionale e ingessata della bella e suggestiva di Claire Foy, racconta l’esistenza autenticamente vissuta da Robin
Cavendish, il cui figlio Jonathan è il produttore della pellicola. “Ogni tuo respiro” è un film sulla vita,
la sofferenza, il dolore, la malattia, il coraggio, la pervicacia. “Ogni tuo respiro” è un film su come un amore
autentico possa allontanare un desiderio di morte. “Ogni tuo respiro” è un film che riesce a trattare tutto questo con
sobrietà, direi con un tratto di leggerezza: Andy Serkis tratta un tema estremante drammatico in modo estremamente
non drammatico, sornionamente british con
retrogusto afro-spagnolo.
Le
domande che invito tutti a porsi al termine della proiezione sono le seguenti:
qualora il protagonista fosse stato accontentato nei suoi propositi eutanasici avrebbe
inventato la carrozzina dotata dell’attrezzatura per respirare di cui decine di
migliaia di malati di poliomielite avrebbero poi goduto? Avrebbe avuto Robin
Cavendish la gioia di veder crescere il figlio e di condividere il proprio
quotidiano con la moglie e quegli amici che tanto adorava e da cui era tanto
adorato? La ricerca scientifica avrebbe proseguito nella sua impegnativa e “costosa”
battaglia per trovare quel vaccino che avrebbe debellato il virus della polio?
A Voi
l’ardua sentenza!
Fabrizio Giulimondi
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