domenica 5 gennaio 2014

"AMERICAN HUSTLE - L'APPARENZA INGANNA" DI DAVID O.RUSSELL

Locandina italiana American Hustle - L'apparenza inganna
“American Hustle - L'apparenza inganna” di David O. Russell, acclamato regista di The fighter e de Il Lato Positivo, credo non potrà non ricevere qualche meritato Oscar per lo straordinario cast di attori appartenenti al firmamento hollywoodiano.
Christian Bale continua ad allargarsi ed a restringersi nel fisico a seconda delle parti che ricopre, dallo smagrito ed emaciato figuro in L’uomo senza sonno, al più corpulento uomo - pipistrello in Batman begins, Batman il cavaliere oscuro e Batman il cavaliere oscuro – il ritorno, sino al panzuto e sovrappeso Irving Rosenfeld, abile imbroglione americano, affiancato alla seducente Sydney Prosser, ossia l’attrice  Amy Adams: solare e sognate protagonista del film Disney Come d’incanto, qui la troviamo in forma esuberante e particolarmente sexy e hot. Artista a tutto tondo la Adams riesce a transitare da ruoli leggeri ad altri maggiormente impegnativi e complessi come in quello in esame, in cui l’avvenenza fisica e seducente non travalica sulle capacità espressive truffaldine e manipolatrici, senza essere difettosa nella capacità di mostrare amore per  il proprio uomo e tenerezza per il di lui figlio, avuto insieme ad una donna dotata di particolare imbecillità ed ocaggine,  ottimamente incarnata da Jennifer Lawrance.
La Lawrence, oramai resa celebre al grande pubblico come eroina  in  Hunger Games, già era balzata agli onori delle cronache cineaste dopo aver ricevuto il Premio Oscar come migliore attrice protagonista ne Il lato positivo.
Bradley Cooper, che ricopre i panni di un agente federale (Richie DiMaso) molto zelante ai limiti dei una virulenta  patologia mentale, ha fatto parte  anche egli del team de Il lato positivo diretto David O. Russell. Per essere il “buono” è particolarmente sgradevole, andando sicuramente le simpatie degli spettatori per i due bricconcelli Irving Rosenfeld e Sydney Prosser, mascalzoni sì ma ben lontani dalle perniciose spire  politico-mafiose (dove la mafia è visivamente rappresentata dall’intramontabile volto rugoso di Roberto de Niro) nelle quali li getta il poliziotto out of mind, pur di incastrare a tutti i costi i “pezzi grossi”. In realtà alcuni di questi “pezzi grossi” non si sarebbero affatto avvicinati al crimine se non fossero stati ad esso veemente compulsati da un ricattato Irving Rosenfeld e dall’agente sotto copertura Richie DiMaso. Le manette scatteranno – meritatamente -  non solo per alcuni membri del Congresso e del Senato degli Stati Uniti D’America, ma anche per Carmine Polito (Jeremy Renner), stimato esponente politico del New Jersey che molto aveva fatto per la sua Comunità e che nessun atto  contra legem avrebbe consumato, se non astutamente a questo indotto.
Hustle in lingua inglese ha più significati: sballottamento, spinta, spintoni, attività febbrile, trambusto. L’hustle and bustle  prorompe  nei continui ed ininterrotti dialoghi, tessuto connettivo di un film agevolmente definibile come “la pellicola dei dialoghi incalzanti e serrati senza pausa, senza fiato, senza cesure, senza silenzi”, ritmati da una colonna sonora splendida composta da brani appartenenti a  tutto il miglior repertorio della musica country, blues, rock, jazz, disco, non senza le  sincretiche melodie di  Gershwin.
Unica nota stonata è il doppiaggio, non in linea con la grande tradizione italiana.
Che lo spettacolo abbia inizio!
Fabrizio Giulimondi





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