“American Hustle - L'apparenza inganna” di David O. Russell, acclamato regista di The fighter e de Il Lato Positivo, credo non potrà non ricevere qualche meritato Oscar
per lo straordinario cast di attori appartenenti al firmamento hollywoodiano.
Christian Bale
continua ad allargarsi ed a restringersi nel fisico a seconda delle parti che ricopre,
dallo smagrito ed emaciato figuro in L’uomo
senza sonno, al più corpulento uomo - pipistrello in Batman begins, Batman il
cavaliere oscuro e Batman il
cavaliere oscuro – il ritorno, sino al panzuto
e sovrappeso Irving Rosenfeld, abile imbroglione americano, affiancato alla
seducente Sydney Prosser, ossia l’attrice Amy
Adams: solare e sognate protagonista del film Disney Come d’incanto, qui la troviamo in forma esuberante e particolarmente
sexy e hot. Artista a tutto tondo la Adams
riesce a transitare da ruoli leggeri ad altri maggiormente impegnativi e
complessi come in quello in esame, in cui l’avvenenza fisica e seducente non
travalica sulle capacità espressive truffaldine e manipolatrici, senza essere
difettosa nella capacità di mostrare amore per il proprio uomo e tenerezza per il di lui
figlio, avuto insieme ad una donna dotata di particolare imbecillità ed
ocaggine, ottimamente incarnata da Jennifer Lawrance.
La Lawrence, oramai resa celebre al grande
pubblico come eroina in Hunger
Games, già era balzata agli onori delle cronache cineaste dopo aver
ricevuto il Premio Oscar come migliore attrice protagonista ne Il lato positivo.
Bradley Cooper,
che ricopre i panni di un agente federale (Richie DiMaso) molto zelante ai limiti
dei una virulenta patologia mentale, ha
fatto parte anche egli del team de Il lato positivo diretto David O. Russell. Per essere il “buono”
è particolarmente sgradevole, andando sicuramente le simpatie degli spettatori
per i due bricconcelli Irving Rosenfeld e Sydney Prosser, mascalzoni sì ma ben
lontani dalle perniciose spire politico-mafiose
(dove la mafia è visivamente rappresentata dall’intramontabile volto rugoso di Roberto de Niro) nelle quali li getta il
poliziotto out of mind, pur di
incastrare a tutti i costi i “pezzi grossi”. In realtà alcuni di questi “pezzi
grossi” non si sarebbero affatto avvicinati al crimine se non fossero stati ad
esso veemente compulsati da un ricattato Irving Rosenfeld e dall’agente sotto
copertura Richie DiMaso. Le manette scatteranno – meritatamente - non solo per alcuni membri del Congresso e del
Senato degli Stati Uniti D’America, ma anche per Carmine Polito (Jeremy Renner), stimato esponente
politico del New Jersey che molto aveva fatto per la sua Comunità e che nessun
atto contra
legem avrebbe consumato, se non astutamente a questo indotto.
Hustle in lingua inglese ha
più significati: sballottamento, spinta, spintoni, attività febbrile,
trambusto. L’hustle and bustle prorompe nei continui ed ininterrotti dialoghi, tessuto
connettivo di un film agevolmente definibile come “la pellicola dei dialoghi incalzanti
e serrati senza pausa, senza fiato, senza cesure, senza silenzi”, ritmati da
una colonna sonora splendida composta da brani appartenenti a tutto il miglior repertorio della musica
country, blues, rock, jazz, disco, non senza le sincretiche melodie di Gershwin.
Unica
nota stonata è il doppiaggio, non in linea con la grande tradizione italiana.
Che
lo spettacolo abbia inizio!
Fabrizio Giulimondi
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