L’epopea
gloriosa del cinema eroico americano continua con il film “Ore 15:17 - Attacco al treno” del grande attore, ora valente regista,
Clint Eastwood.
I protagonisti
delle vicende, realmente accadute, non sono interpretati da attori di lungo
corso ma dagli stessi che hanno vissuto quelle gesta coraggiose nel lontano 21
agosto del 2015, fermando a mani nude un armatissimo miliziano dell'ISIS,
pronto a fare una strage su un treno della tratta Amsterdam – Parigi su
territorio francese.
Clint Eastwood mette
in luce la normalità delle loro vite, l’amore di questi tre ragazzi di
Sacramento per i viaggi, per l’Italia e per l’Europa, il loro amore per la
Patria e il desiderio di servirla aiutando come soldati il prossimo.
In un
mondo che pare esaltare la pochezza, la viltà, il disprezzo per i valori
patriottici, il regista mette in luce la nobiltà d’animo di giovani uomini che
conducevano vite normali, con adolescenze anche a tratti difficili, talora infarcite
di delusioni professionali ed umane.
Dietro
bellissime carrellate panoramiche di Roma, Firenze e Venezia il film trascorre placidamente
sino alla sterzata energetica finale, durante il quale emerge la grandezza di giovani
che nella loro semplicità d’animo mostrano il vigore fisico e morale di chi
crede fermamente in valori incrollabili.
La
produzione artistica di Eastwood è
didattica e fortemente valoriale (basta pensare a Gran Torino, Invictus e American Sniper) e, tramite la “spensieratezza”
di un’opera cinematografica, mostra all’attento spettatore la visione
spirituale che deve sottendere ogni agire umano.
Fabrizio Giulimondi
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