giovedì 26 aprile 2018

"LORO 1" DI PAOLO SORRENTINO


Paolo Sorrentino è un esteta e La grande Bellezza (vincitore del Premio Oscar come Miglior Film non in lingua inglese 2014) e Youth - ultimi di una eccelsa produzione artistica -   hanno abituato tutti noi a scenografie e fotografie di ampio respiro, oltre ad immagini vaste e lussureggianti attraversate da colori variopinti e tratteggiate da ambientazioni di notevole magnificenza architettonica. Il simbolismo punteggia le scene e la presenza di animali che irrompono inspiegabilmente sulla scena inducono ad affascinanti interrogativi lo spettatore. La coralità attoriale costituisce il momento peculiare dall’azione recitativa che costella la trama dei lavori del grande Regista partenopeo.
Tutto questo lo ritroviamo, accentuato, nell’ultimo lavoro di Sorrentino “Loro 1”, prima parte della storia su Silvio Berlusconi (la cui seconda parte uscirà il prossimo 10 maggio, palesando una sfacciata operazione di marketing, vista la conclusione sconclusionata del “primo tempo”).
Se il tentativo era svillaneggiare Berlusconi esso, almeno in questa porzione, non è riuscito. Il finale non finale gli rende un grosso merito umano, forse oltre l’intento dell’Autore stesso.
L’illustrazione di masse anodine di “giovane carne femminile”, programmaticamente intente a soddisfare sessualmente il potente (piccolo o grande, presunto o reale) di turno, fa sommessamente comprendere che vi sono ragazze che scelgono, spontaneamente, volontariamente, ostinatamente, risolutamente, la via facile dell’apertura delle gambe pur di raggiungere rapidamente ricchezza, lusso, vestiti gioielli… e tanta cocaina gratis. Il ruolo della giovane potenziale “olgettina”, Stella, anche fisicamente collocata fuori dal gruppo, iscritta nella facoltà di lettere per poi accettare “di non rimuovere l’asciugamano dal volto del suo cliente ‘Dio’ ma di intrufolare la propria mano in mezzo alle di lui gambe avvolte in altro panno, mostra al di fuori di ogni ragionevole dubbio che la fanciulla in questione non è stata affatto costretta da alcun “cattivone”, avendo voluto  lucidamente  prostituirsi al fine di ottenere un’esistenza più agevole (gli studi classici sono certamente più ostici e più nebulosi nella loro riuscita professionale).
Berlusconi si fa attendere durante la proiezione della pellicola e compare solo dopo molte manciate di decine di minuti.
Il “faraone” appare nella villa sarda al pari del sole all’alba secondo la consolidata simbologia sorrentiniana. Il pubblico, però, rimarrà deluso dovendo attendere qualche giorno ancora prima dell’attacco alla giugulare.
Il cast di attori italiani è di alto livello, a partire dall’immenso Toni Servillo (già interprete di Giulio Andreotti in Il Divo e in molte altre opere di Sorrentino), per procedere poi con Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Dario CantarelliUgo Paglia, Ricky Memphis (in aggiunta ad una moltitudine pulviscolare di comparse desnude)
Fabrizio Giulimondi


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