“Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci”,
di Giorgio Galli e Mario Caligiuri (Rubbettino)
- lavoro saggistico, significativo e originale, scritto dal decano dei
politologi italiani (Giorgio Galli) e da uno dei massimi studiosi
di intelligence in Italia (Mario Caligiuri),
affronta un tema decisivo del XXI secolo: il controllo del potere che si sta
trasformando in maniera rapidissima.
Il lavoro:
·
mette insieme fatti notissimi e li
incrocia tutti insieme per definire un quadro di analisi inedito e sconvolgente;
·
approfondisce uno studio del
Politecnico di Zurigo che individua le 50 multinazionali finanziarie più
capitalizzate del mondo;
·
interpreta le vicende della cronaca
politica ed economica con lo sguardo di chi intende individuare le reale
tendenze di questo tempo;
·
rileva che oggi il fatturato di
alcune multinazionali è superiore a quello degli Stati, per cui il potere si è
trasferito in gran parte dal pubblico al privato, con un ritmo inarrestabile da
un governo statuale ad uno astatuale cui, forse, non si può più tornare
indietro;
·
evidenzia che il potere, più che
nelle mani dei rappresentanti politici individuati dai cittadini, probabilmente
è detenuto in misura dagli amministratori delegati e dai presidenti delle
multinazionali e, a tale scopo, individua le “65 persone che comandano il
mondo” (nell’appendice vengono specificamente indicati);
·
definisce i rapporti tra le
multinazionali tra di loro e le agenzie di rating, che
nell’economia mondiale hanno un forza di orientamento spropositato e non
disinteressato, come lo studio dimostra;
·
individua il ruolo delle università
più significative dove ha studiato questa élite mondiale, dove
vengono elaborate le teorie di interpretazione dell’economia, dove vengono
diffuse le idee con le quali si governa il mondo;
·
pone in relazione le multinazionali
oggetto dello studio con alcune delle vicende più scottanti di questi ultimi
anni: Wikileaks con la rivelazione di dispacci riservati dai
quali emergono le interrelazioni tra governi e multinazionali; e Panama
Papers, con i casi dei paradisi fiscali dove l’economia diventa tutta opaca;
·
analizza il ruolo dei veri o
presunti “superclub planetari”: dalla Trilateral Commission al
Gruppo Bilderberg, dalla Skull and Bones alle
Ur-Lodge;
·
approfondisce i finanziamenti nelle
campagne elettorali delle presidenziali statunitensi evidenziando l’incidenza
di quelli che provengono dalle multinazionali più imponenti;
·
definisce un nuovo ruolo dell’intelligence negli
equilibri mondiali, considerato come elemento di stabilizzazione del potere
politico per contrastare le derive del potere economico e l’invadenza delle
organizzazioni criminali;
·
disserta con l’ausilio di appendici
grazie alle quali, già ad una prima lettura, si può avere un quadro d’insieme
illuminante degli intrecci fra economia e governi statuali, sovra e
inter-statuali;
·
propone una valutazione non
scontata sulle dinamiche del potere del XXI secolo il cui problema principale è
costituito dal costante controllo sull’élite economica e
finanziaria da parte di una Comunità di cittadini (cittadini, non sudditi)
adeguatamente istruita.
Fabrizio Giulimondi
Grazie davvero per questa segnalazione. Non frequentavo il blog, ma ho appena saputo di questo libro da Radio3 Mondo di oggi, giovedì 18 gennaio 2018. Un libro decisivo per la consapevolezza. Ma a chi importa davvero essere consapevole? Un caro saluto.
RispondiElimina