E’ entrato in vigore il nuovo statuto dell'università D'Annunzio di Chieti-Pescara. Diventa così ufficiale un cambiamento che porta con sé una vera e propria rivoluzione. Tra le novità principali: scompaiono definitivamente le facoltà a favore dei dipartimenti, cambia l'assetto del consiglio di amministrazione e quello del senato accademico.
Lo statuto è la carta fondamentale dell'autonomia universitaria: stabilisce gli obiettivi, la missione, i principi organizzativi, i diritti e i doveri della comunità universitaria.
Quella messa in campo è una riorganizzazione che parte dall'attività didattica che, insieme alla ricerca, verrà affidata ai dipartimenti. Con il nuovo statuto, cambiano anche la composizione e le competenze del senato accademico e del c.d.a. Il nuovo contesto sarà caratterizzato da un'intensa competizione sulle risorse finanziarie. L'agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) infatti, per delega prevista dalla legge Gelmini, stabilirà i criteri di accreditamento delle sedi e dei corsi di studio.
Come primo passo, si costituiscono i dipartimenti e scompaiono le facoltà. I corsi di laurea già esistenti verranno attribuiti ai dipartimenti competenti, e ne verranno attivati di nuovi. I dipartimenti disattivati presso la D’Annunzio sono i seguenti: Scienze; Scienze chirurgiche, sperimentali e cliniche; Infrastrutture, design-engineering-architettura; Oncologia e medicina sperimentale.
Prof. Fabrizio Giulimondi
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