lunedì 7 agosto 2017

"LA STREGA" DI CAMILLA LÄCKBERG

Il panorama letterario scandinavo, già ricco di personalità al pari di Jo Nesbø   e del compianto Stieg Larsson, vede accrescere la propria costellazione di Autori thriller con la già nota e brava Scrittrice svedese Camilla Läckberg.
La strega” (Marsilio Farfalle) è un intrigante romanzo la cui narrazione si svolge su tre piani prospettici e temporali, fra il 1672, la scomparsa e l’omicidio di Stella e quella di Linnea.
La raffigurazione dei personaggi può risultare manichea: o totalmente buoni o completamente malvagi.
Un sistema solare di corpi ed anime -  fra cui alcuni ragazzi stile “Arancia Meccanica” -  gravitano introno a più Soli costituiti da protagonisti contrastanti fra di loro per tinte caratteriali e peculiarità della personalità.
Il “politicamente corretto” che permea la struttura narrativa rischia di rendere, talora, un poco ridicolo il tratteggio somatico e morale delle donne e degli uomini cha scorrazzano lungo la trama: omosessuali, immigrati e progressisti inverano il “Bene” e sono, fatalmente, tutti belli, intelligenti, intuitivi e, ovviamente, buoni (o incompresi); gli altri sono brutalmente descritti come grassi e sudaticci, spietati, cinici o chiusi in un cupo egoismo.
La strega” è lavoro coinvolgente ma purtroppo macchiato da questo inutile ideologismo che fa disvelare, sin dai primi capitoli, la conclusione che appare non inaspettata una volta oltrepassata la seicentesima pagina: il politically correct segue regole semplici e, di conseguenza, assunto un dato il finale si trascina verso lidi scontati.

Fabrizio Giulimondi

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