Che cosa è un trauma? quali conseguenze provoca?
Domande complesse
richiedono risposte complesse. Non sempre.
La vera bravura di
un tecnico consiste nella capacità di saper comunicare, formare, informare,
insegnare questioni delicate e di non facile portata in modo che tutti, specie
i non addetti ai lavori, possano comprenderle.
Antonio Onofri e Cecilia La Rosa, grazie all'opera "Il Lutto.
Psicoterapia cognitivo - evoluzionista e EMDR" (Giovanni Fioriti
editore), ci hanno fatto accostare
ad un tema carico di significati e di tremori, da cui tendiamo a tenerci
lontani: la morte. Ora il loro sguardo si estende e in maniera prospettica va
oltre, incamminandosi in latitudine e longitudine verso la fonte di problemi
che nascostamente rischiano di rimanere insoluti, se non si ha il coraggio di
disvelarli e rimuoverli dalla nostra mente. Antonio Onofri e Cecilia La Rosa,
con linguaggio schietto ma profondo, chiaro ma non banale, semplice ma
scientificamente apprezzabile, parlano di "Trauma, abuso eviolenza. Andare oltre il dolore" (San Paolo).
L'analisi compiuta
dagli Autori è particolare, intelligente e suggestiva. Particolare in ragione
del fatto che il trauma viene vivisezionato in tutte le sue dimensioni ed
effetti, ripercorrendolo da un punto di visto clinico, biologico, neurologico,
psicologico, psichiatrico, psicopatologico, comportamentale; intelligente
perchè al termine di ogni capitolo viene fornita una veste didattica e
didascalica a quanto precedentemente esplicitato, per far comprende al meglio
le questioni affrontate; suggestiva in quanto vengono compiuti richiami di
ordine cinematografico e letterario per immergere il lettore in altri mondi che
possano aiutarlo a completare lo scrutinio dei temi affrontati.
La paura. Che cosa
è? Che cosa scatena? Da cosa è scatenata? Quali processi muscolari, ormonali e
cardiaci produce. Affascinante. Terribile.
Un socratico
"Conosci te stesso" può far emergere problemi sedimentati nell'animo
umano, apparentemente inesistenti ma lì subdolamente incuneati e acquattati per
prorompere in un incubo improvviso, inspiegabile. Lame taglienti che possono
essere smussate per poi essere gettate come vecchi utensili. Il lento e deciso
lavorio supportato dal tempo partorirà una nuova persona, senza più sogni
inquieti, libera da incursioni di pensieri non voluti, lontano da ansie
debilitanti ed invalidanti e da difficoltà relazionali.
La serenità permea
le spiegazioni. Un subliminale sorriso accompagna la lettura del saggio. La
lettura è già terapia, sa già di inizio di lotta, è già presagio di nuove
praterie da esplorare, in lontananza si intravedono i colori del crepuscolo di
una notte che si sta lasciando alle spalle. Onofri e La Rosa sezionano problemi pruriginosi in modo
gentile, il bisturi da loro adoperato non fa male: mostra, indica, suggerisce,
fa provare già il sentore della vittoria.
Questo lavoro è
per cultori della materia ma anche per
chi è alieno da queste discipline, pur essendone attratto, perchè
l'intelligenza è calamitata dal Bene che è irradiato dalla conoscenza.
Fabrizio
Giulimondi
bellissima e profonda recensione fa pregustare la lettura di un libro di per sé difficile da approcciare
RispondiEliminaGrazie!
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