Antonio Morabito nel suo libro autobiografico “Valigia Diplomatica” (Mind)
parla sì della sua vita ma, attraverso le vicende che lo hanno visto
protagonista, parla dell’Italia e dell’Italia nel Mondo.
Molto bella l’immagine della valigia che
troviamo nel titolo e ritroviamo lungo il percorso della narrazione, la valigia
con cui il diplomatico- scrittore è partito dal suo paese natio Gallina, in
provincia di Reggio Calabria, per approdare a Roma. Una valigia piena di sogni,
speranze e aspettative che si realizzeranno proprio a Roma grazie alla sua
caparbietà e alle sue capacità: diplomatico.
La valigia è una metafora che evoca viaggi
lontani dalla propria Terra, rimanda alla valigia che ogni ragazzo riempie di
voglia di futuro per condurre, infine, alla valigia che accompagnerà Morabito nei
suoi viaggi all’estero come rappresentante diplomatico italiano in Terre
lontane: il sogno si è avverato.
Suggestiva la costante intersezione fra
vita personale e questioni professionali, intimità e internazionalità,
introspezione e vita pubblica, semplicità e istituzionalità: una esistenza che
raccontando di se stessa parla della nostra storia.
L’Italia vista dagli occhi curiosi di un
grande diplomatico.
Da ultimo, in questo lavoro piacevole e
seduttivo emerge un segno per le generazioni presenti e future: le ambizioni si
possono realizzare, nonostante tutto, se nel cuore ci si crede davvero.
Fabrizio Giulimondi
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