domenica 16 dicembre 2012

"LO HOBBIT" DI TOLKIEN: IL FILM DI PETER JACKSON


Lo Hobbit-il film

Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato - visualizza locandina ingranditaJohn Ronald Reuel Tolkien (Bloemfontein, 3 gennaio 1892-Bournemouth, 2 settembre 1973), scrittore, filologo, glottologo, linguista britannico, è il  capostipite indiscusso del  genere letterario-cinematografico fantasy.
Il capolavoro Il  Signore degli Anelli (edizione Bompiani), scritto nel biennio 1954-1955, da cui il regista neozelandese, Peter Jackson, ha tratto la straordinaria trilogia La Compagnia dell’Anello, Le Due Torri e Il Ritorno del Re,  determina la nascita del genere fantastico, i cui tratti distintivi li troviamo copiosi  nei  romanzi – e nelle conseguenti  traduzione sul grande schermo -  La storia infinita, Eragon, la Saga di Narnia e,  qui in Italia, nei tanti e suggestivi libri di Licia Trosi.
Il Signore degli Anelli è preceduto da un primo lavoro di Tolkien del 1937  Lo Hobbit,  che può essere correttamente qualificata l’opera antesignana del Il Signore degli Anelli.

 
Lo Hobbit-il libro

Lo Hobbit (edizioni Gli Adelphi) in nuce contiene la storia e i personaggi di quest’ultimo,  iniziando  a delinearne  le ambientazioni e le morfologie  dei mondi (La Contea, dimora degli hobbit; Gran Burrone, regno degli elfi; la Terra di Mezzo, patria degli uomini), il profilo dei protagonisti e il filo conduttore delle loro vicende guerriere ed eroiche, storie e racconti  che esploderanno compiutamente nella loro bellezza e vigore con Il Signore degli Anelli.
Lo Hobbit è la straordinaria bozza de Il Signore degli Anelli e lo stesso  film - sempre mirabilmente girato negli affascinanti scenari della Nuova Zelanda -  anche se è stato realizzato dopo anni dell’arrivo nelle sale cinematografiche del Il Signore degli Anelli, narra allo spettatore avventure  antecedenti  a quelle sviluppate in quest’ultimo. 
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'AnelloIl Signore degli Anelli - Le due TorriIl Signore degli Anelli (film)/Il Ritorno del Re 
Il Signore degli Anelli-il film-trilogia: LaCompagnia dell'Anello-Le Due Torri-Il Ritorno del Re

Nel Il Signore degli Anelli il protagonista è l'hobbit  - un mezzo uomo con grandi orecchie a punta e piedi grandi e pelosi - Frodo che,  insieme al toccante   Sam ed agli altri valorosi amici della Compagnia nani,  elfi e uomini,  porterà l’anello del Potere e del Male,  pesante fardello coniato per la volontà malvagia e distruttiva di Sauron, signore di Mordor,  verso il Monte Fato per essere una volta per tutte distrutto dalle fiamme e dalla lava del vulcano: la vittoria sarà raggiunta solo dopo aver contrastato spasmodicamente  le potenti orde degli orchi e dei mannari, le forze magiche e nefaste di Saroman, lo stregone bianco, anche grazie all'aiuto del saggio mago-guerriero, Gandalf e,  le continue insidie del mostriciattolo Smeagol-Gollum.
Nel film Lo Hobbit la figura centrale, invece,  è lo zio di Frodo, Bilbo Beggins, che farà conoscere gli accadimenti precedenti alla  Compagnia dell’Anello e  in che modo  si sia giunti  alla scoperta dell’anello.
Anche Bilbo è un hobbit  che, coinvolto suo malgrado da Gandalf, metterà a disposizione la sua piccola statura e  il suo grande coraggio per restituire al popolo dei nani la loro Città, occupata da un grande drago, impegnandosi  a combattere, insieme agli stessi nani, agli elfi e agli uomini,  le massicce  e forti guarnigioni degli orchi, dei mannari, dei troll, dei goblin e degli altri esseri ributtanti e deformi,  capeggiati dall’orco pallido “Il profanatore”.
Nonostante la solita critica intellettualmente sofisticata, Tolkien e la sua versione  cinematografica piace perché Lo Hobbit e la trilogia de Il Signore degli Anelli hanno come canovaccio costante il senso dell’onore e l’amore per la propria Terra. La saggezza e l’intelligenza dell’Autore impregnano ogni singola pagina e ogni singola scena. La dedizione, il sacrificio e il coraggio, l’eroismo e le virtù sono il sinfonico sottofondo della narrazione.  Tolkien e il regista Jakson riempiono il cuore dei lettori e degli spettatori di emozioni di sapore romantico ed epico, e i sistemi valoriali sono il baricentro delle loro opere:  l’amicizia e la lealtà anche a costo della propria vita (pugna e brando) perché la vita  è un bene assoluto e primario, ma non può essere superiore alla sconfitta di Sauron (ne Il Signore degli Anelli) e, del grande drago e dell’orco pallido il profanatore (ne Lo Hobbit).
Nel leggere il lunghissimo romanzo Il Signore degli Anelli e,  prima ancora, Lo Hobbit e,  nell’assistere alla visione dell’altrettanto lunghissima proiezione delle traduzioni filmiche (Lo Hobbit dura 2 ore e 50 minuti) respirerete, assorbirete ed interiorizzerete quei principi e quegli ideali  che stanno inesorabilmente precipitando nel Nulla, con le sembianze  di un grande lupo rabbioso contro cui Atreju combatte ne La storia infinita.
Ritroverete la colonna sonora che accompagna la trilogia de il Signore degli Anelli, rafforzata da brani abbelliti  da sonorità classiche e celtico-irlandesi.
  
Il Signore degli Anelli - il libro

Tolkien, i suoi scritti e i film che ne sono derivati non solo, come abbiano nell’incipit già ricordato, hanno dato corpo ad un nuovo e vincente filone culturale nella letteratura e nel cinema, ma hanno  anche influenzato settori ad essi alieni, come la politica (basta pensare negli anni ’70 ai c.d. campi hobbit organizzati da Pino Rauti, nonché  ad alcuni attuali esponenti politici); al mondo dell’associazionismo (quelle  tolkeniane sono diffuse sul territorio nazionale con loro circoli e luoghi di ristorazione e di ritrovo), alle realtà ludiche come i giochi di ruolo.
Lo Hobbit è perfetto per i ragazzi, è perfetto per le famiglie, è perfetto per ogni singolo essere umano che non ha intenzione di arrendersi al Nulla.

Fabrizio Giulimondi 


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