sabato 22 dicembre 2012

"RUBY SPARKS" DI JONATHAN DAYTON



 Locandina Ruby Sparks
"Ruby Sparks", di Jonathan Dayton, ambientazione statunitense, stile francese, agro-dolce, brillante con momenti mesti, possiede la peculiarità che, nonostante non sia  una pellicola inserita nel circuito dei film per ragazzi, è adatta alla famiglia nella sua interezza, per le modalità e l’eleganza con cui viene pensata ogni singola immagine. Andamento allegro – per mutuare terminologia più vicine al mondo della musica classica- e finale,  prima con qualche punta di tragicità, poi aperto al sorriso sincero.
Un giovane e geniale scrittore affronta la redazione di un nuovo romanzo dopo un periodo di stanca e, si innamora del personaggio femminile protagonista della storia che via via, sempre più convulsamente, viene messa nera su bianco. Misteriosamente nella abitazione di lui comincia a sentirsi una presenza femminile, con la comparsa di biancheria  intima sparpagliata qua e là. Di lì a poco si materializzerà una ragazza, Ruby, l’eroina del suo racconto, non più frutto della immaginazione del romanziere, bensì una fanciulla vera, in carne ed ossa,  visibile agli occhi di tutti. Prima il suo creatore pensa di essere uscito fuori di senno, per poi adattarsi alla nuova realtà, manovrando Ruby come una marionetta, intervenendo a suo piacimento sul suo carattere apponendo delle semplici interpolazioni al testo del lavoro letterario: troppo indipendente?un ritocco lessicale ed eccola più legata a lui; troppo appiccicosa e triste? Qualche parolina in aggiunta ed eccola molto ilare, forse troppo. Un pupazzo che da divertente diverrà, però, grottesco.
Opera Intelligente, pulita, bizzarra, diversa dal comune panorama cinematografico. Tradotto in parole più concise e semplici: da vedere, anche con figli minori a seguito.

Fabrizio Giulimondi.

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