“Una famiglia perfetta” di
Paolo Genovese, con attori italiani di
elevata statura, a partire dal grande Sergio Castellitto, la solita bravissima
Ilaria Occhini, che abbiano, fra l’altro,
apprezzato in veste di nonna in Mine Vaganti, il volto molto conosciuto
agli amanti del grande schermo di Marco
Giallini, oltre Carolina Crescentini (fidanzata di Vaporidis in Notte prima degli esami 2) ed Eugenia Costantini (attrice brava,
bella e molto presente da parecchi anni nelle fiction televisive).
Se volete passare un paio di ore veramente serene con la Vostra famiglia – evitando
la visione ai più piccoli per la diffusa presenza di parolacce - Ve lo consiglio caldamente! La pellicola non
solo è divertente, brillante e frizzante, ma direi che rasenta la genialità.
La storia racconta della notte di Natale trascorsa da una famiglia unita
e felice. Cosa vi è di straordinario? la Vigilia in famiglia è stata raccontata in tanti
film italiani ed stranieri, basta pensare a Parenti
Serpenti di Mario Monicelli. La
particolarità di “Una famiglia perfetta” consiste nel fatto che nonne, mogli,
fratelli, cognate e figli sono attori, sì, componenti di una compagnia
teatrale, prezzolati per non far passare da solo a “Castellitto” la festa per famiglie per eccellenza, recitando chi la parte di sua madre, chi di suo fratello, chi di sua moglie, chi di
sua cognata, chi dei suoi figli.
La “moglie per finta”, però, dello stravagante padrone di casa (neanche il
bel casale in realtà è suo) è la “moglie
per davvero” del suo “inventato fratello “ e, la “ moglie per finta” di quest’ultimo è “realmente” di lui
innamorata, con le conseguenti inevitabili
gheg che hanno reso famosa la c.d. commedia all’italiana. Le
gheg si arricchiscono ulteriormente con
l’arrivo non previsto di un soggetto terzo
(Francesca Neri), che è “vera” e non “in parte”, oltre con le improvvisazioni che irrompono sulla
“scena” grazie ad un bastardissimo “Castellitto”
che si diverte ai danni della sua “famiglia”, andando spesso fuori dallo copione dallo stesso scritto e creando, così, non poche difficoltà agli attori-parenti, inesorabilmente
impreparati.
Il finale paleserà allo
spettatore che non tutto era una fictio,
una immutatio veri, ossia una pura
apparenza, falso e inventato.
Vederlo per sapere cosa c’è di vero, per riflettere uno zinzinino, ma, soprattutto,
per ridere…..almeno a Natale!
Fabrizio Giulimondi.
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