“Brutti e Cattivi” di Cosimo Gomez è una commedia grottesca e
lievemente splatter ambientata fra la
peggiore periferia romana e una ridanciana volgarità, ove espressioni come “cazzo”
e “merda” dominano incontrastate.
Tutti
fregano tutti in un lerciume ambientale e morale nel quale il bravo attore Claudio Santamaria viene incatenato dal
solito personaggio che lo imprigiona da anni: borgataro intriso di malaffare e
umanità.
La bruttezza
è il vero dominus della storia, una
bruttezza fisica e interiore. Dalla deturpazione dei corpi emerge il letame
dell’animo: atteggiamenti corporei e linguaggio ottimamente esprimono questa
turpitudine.
Il
volto bello e sorridente della prostituta interpretata da Aline Belibi è l’unico toccasana del film.
Fabrizio Giulimondi
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