Del
film “IT” di Andy Muschietti nulla si può dire perché è la trasposizione
cinematografica del cult letterario
horror di Stephen King “IT” del 1984
e, della monumentale opera del genio indiscusso Stephen King sarebbe ardito proferir
fonema. King sta alla letteratura paurosa e thriller come Spielberg sta al
cinema. Già nel 1990 si era tentata una versione sul piccolo schermo con una
mini- serie, ma ora “IT” giganteggia
sul grande schermo nella sua prima “puntata” (il secondo “capitolo” del libro
sarà realizzato prossimamente).
Solo
una annotazione: la mera sussunzione di “IT”
nel filone del terrore è errata e riduttiva. Le implicazioni di questa opera
cartacea e filmica sono molteplici, andando dal sociale, al bullismo, al
razzismo, alla violenza nelle scuole e fra i giovani, al trauma da lutto, agli abusi e molestie
sessuali adolescenziali, all’incesto, alla amicizia e all’”Unità” che sconfigge
il Male, perché il Male alberga a Derry e Derry è il Male nelle sue poliformi
sfaccettature, a partire da quella di un clown, il pagliaccio Pennywise.
“IT” film, “IT” romanzo, è l’ultima delle favole horror per bambini nel farsi
adulti, e per adulti nel ridiventare bambini, perché ogni favola possiede risvolti
terrifici……
……e
ricordatevi……
……Voi
galleggerete……
Fabrizio Giulimondi
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