martedì 17 ottobre 2017

"LE FIGLIE DI ULISSE" DI EDOARDO MANZI (GIULIANO LANDOLFI EDITORE)


Le figlie di Ulisse”, opera prima del ventenne ascolano Edoardo Manzi (Giuliano Landolfi editore), si muove lungo tre piani prospettici, narrativi e cronologici: l’Autore racconta di una antichità omerica che transita in un futuro risucchiante il presente.
La storia, portata avanti con approccio erudito e stile agile, è un accattivante cocktail di Tolkien, Omero, Asimov e Michael Ende, avente come set quel mondo di mezzo borderline fra fantasy e fantascienza classica.
Suggestiva e intrigante l’intuizione di proiettare nel “Domani che verrà” le peripezie di Ulisse, realizzandone un’abile metamorfosi e rivisitazione. Un poema che diviene fantascienza con tinte fantasy (o che diviene un fantasy con tinte fantascientifiche?), ed evoca le opere di Valerio Massimo Manfredi.
Manzi palesa la mejo gioventù italica, a cui, però, mi permetto di dare un consiglio: nella “Parola” bisogna entrare dentro per darvi un tocco di pathos, non tenersene lontani in posizione di osservatori di lei amanti.


Fabrizio Giulimondi

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