lunedì 25 settembre 2023

"LA VISITA. LA BELLEZZA COLLATERALE" di ROCCO CESAREO

 



La visita. La bellezza collaterale”, pièce teatrale di Rocco Cesareo - che è anche voce fuori campo (Maurice) - è strutturata nel dialogo di una attrice (Lucille impersonata da Rita Charbonnier) con se stessa, una attrice un tempo “divina” ed oggi abbandonata dal mondo e da se stessa

Questa, attenzione, è solo la narrazione apparente, solipsica, monadica e monastica, nella quale la voce di Maurice non si comprende se sia reale o frutto della immaginazione allucinatoria di Lucille.

La vibrazione interna alla recitazione si direziona, invero, verso altre sorgenti: la bellezza collaterale.

Cinema e teatro si abbracciano di nuovo. Collateral Beauty, pellicola del 2016 diretta da David Frankel, anticipa la visione nell’opera di Cesareo. V’è una bellezza in ogni cosa, in ogni trancio di vita, anche in ogni tragedia. Una bellezza nascosta, a latere, non vista e non visibile, ma esistente e persistente.

Sta allo spettatore trovarla nel recitativo e fra le pieghe musicali de “La visita”.

 

Fabrizio Giulimondi

 

 


 


venerdì 8 settembre 2023

“OPPENHEIMER” di CHRISTOPHER NOLAN : PREMI OSCAR 2024 COME "MIGLIOR FILM", "MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA", "MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA", "MIGLIOR REGISTA", "MIGLIORE COLONNA SONORA", "MIGLIORE FOTORAFIA", "MIGLIOR MONTAGGIO"

 


Oppenheimer” (Premio Oscar 2024 come "Miglior Film") di Christopher Nolan (Premio Oscar 2024 come "Miglior Regista") è un film con incantevoli effetti speciali sulla coscienza e sulla sua reazione ogniqualvolta prende atto di aver compiuto qualche cosa di terribile, come creare un secondo sole.

Il fisico americano (Cillian Murphy, Premio Oscar 2024 come "Miglior Attore Protagonista") che tradusse le intuizioni di Einstein in bomba atomica e nei morti di Hiroshima e Nagasaki, era il direttore del “Progetto Manhattan” e comprese cosa avesse creato quando vide esplodere la Bomba durante il test Trinity che precedette di qualche settimana il lancio di Little Boy sulle due cittadine nipponiche: Oppenheimer vide sorgere il sole come i piloti dell’Enola gay.

Lo spettatore deve andare oltre la serrata e tragica recitazione, penetrare gli sguardi, le espressioni mimiche, le movenze della bocca, la postura dei corpi.

Lo spettatore deve scorgere nella fisicità lo sviluppo della crisi di coscienza del Prometeo a stelle e strisce.

Se non lo avessero costruita per tempo gli americani l’avrebbero fatta i nazisti.

Einstein: “Se pensate che la Bomba potrebbe distruggere il pianeta dovete condividere l’informazione con i nazisti”.

La coscienza dei giganti.

La coscienza che si muove sempre in ritardo.

La coscienza dovrebbe bloccare le azioni umane ma spesso non lo fa.

La domanda che si pone il pubblico con Oppenheimer: “E’ stato certamente giusto concepire la Bomba prima della Germania hitleriana, ma è stato giusto adoperarla contro una popolazione civile inerme di uno Stato che aveva già perso la guerra?”

La punizione il fisico se la impone offrendosi alla ingiusta accusa di comunismo rifiutandosi di partecipare alla ideazione dell’ordigno nucleare all’idrogeno.

Guardate oltre e dietro l’atomo: scrutate i misteri della coscienza.

Fabrizio Giulimondi