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lunedì 12 dicembre 2022

“VITAACANESTRO”, regia di STEFANO MORMILE, testi, musiche e recitazione di PATRIZIO CANNATA




VITAACANESTRO”, regia di Stefano Mormile, è un One Man Show teatrale di Patrizio Cannata, sul palco per un’ora e quaranta, autore dei testi recitati e cantati e delle note che giocherellano nell’aria.

Un’ora e quaranta! Non è poco quando, accompagnati da un basso (Fabio Tortora) e dalle percussioni (Roberto Capacci), si tiene banco fra prosa, chitarra e canto.

Parlare di mafia e delle sue eroiche vittime seguendo la metafora di una partita di pallacanestro: stravagante? Forse geniale!

Cannata menestrello con la chitarra in mano esprime una dimensione della storia, seduto un altro aspetto della narrazione, in piedi una ulteriore visuale del racconto: i movimenti, le tecniche e le regole di una partita di basket si incrociano con le esistenze di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Paolo Borrometi (giornalista e scrittore sotto scorta – vera – dal 2014) e Umberto Mormile (il regista ne è il fratello), educatore penitenziario ucciso l’11 aprile 1990.

Densità storica e leggerezza sonora, in piedi, seduto, in piedi, seduto, con chitarra o senza: le vicende trattate cambiano al ritmo del su è giù, mentre il plettro che pizzica le corde incornicia la contemporaneità resa immortale come solo gli spiriti indomiti  riescono a fare.

 

Fabrizio Giulimondi 

 


venerdì 3 novembre 2017

FABRIZIO GIULIMONDI INVITA A VEDERE "AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA" DI GARINEI E GIOVANNINI, TEATRO BRANCACCIO, SINO AL 26 NOVEMBRE

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Il sempreverde musical “Aggiungi un posto a tavola” scritto fra i 1973 e il 1974 da Garinei, Giovannini e Jaja Fiastri, liberamente tratto da un lavoro di David Forrest “After me the deluge”, con le splendide (e notissime) musiche di Armando Trovajoli, è tornato a Roma al Teatro Brancaccio dal 12 ottobre al 26 novembre.
Nulla si può dire tranne che chi non lo avesse ancora visto vada impellentemente a vederlo e, chi lo avesse già visto, anche più volte, torni a vederlo.
Gianluca Guidi nella parte di don Silvestro, assomiglia in maniera impressionante a Johnny Dorelli nel timbro di voce, movenze, mimica facciale e atteggiamento fisico…d’altronde buon sangue non mente!
Il cast di questa edizione vede attori indubbiamente bravi e non deve essere facile per loro reggere botta con chi li ha autorevolmente preceduti nella prima e impareggiabile versione: oggi Marco Simeoni interpreta il ruolo che fu di Paolo Panelli, Crispino; Emy Bergamo ricopre i panni della Consolazione di Bice Valori, Beatrice Arnera è la simpatica, fresca e tentatrice Clementina al tempo rivestita da Jenny Tamburi e…..la possente voce di Dio è quella di Enzo Garinei (al tempo di Renato Turi).
Buona visione!

Fabrizio Giulimondi


sabato 13 maggio 2017

"SCACCO AL DUCE" DI PIER FRANCESCO PINGITORE


"Scacco al Duce", Pingitore al Salone Margherita. SCONTO SUI BIGLIETTI PER I NOSTRI LETTORI
Dopo “L’avvocato del Duce” di Vincenzo Sinopoli e Alessandro Capone, torna al teatro una pièce teatrale sul cavalier Benito Mussolini, Duce del fascismo e Primo Ministro italiano dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943, intitolata “Scacco al Duce”. Prima di lasciare a Pier Francesco Pingitore, Autore dell’opera, un ben più pregevole ed autorevole commento, desidero fornire una spennellata di contestualizzazione storica ai due tempi di grande impatto emotivo e pregni di grandi capacità attoriali ed espressive di tutti gli interpreti sul palco, a partire da Luca Biagini, nei panni di Mussolini.

Il primo tempo si ambienta nell’albergo di Campo Imperatore in Abruzzo che ospitò “Sua Eccellenza” dal 1 al 12 settembre 1943, giorno in cui fu liberato da un capitano delle SS (c.d. "Operazione Quercia") dopo 49 giorni dal suo arresto avvenuto il 25 aprile 1943 per volontà del Re Vittorio Emanuele III e a seguito della “sfiducia” da parte del Gran Consiglio del Fascismo, svoltosi nella drammatica notte precedente.

Estremamente suggestivo il dialogo fra il Duce e la Morte, che rievoca fortemente lo straordinario film del 1957 di Ingmar Bergman “Il settimo sigillo”. La narrazione è inframezzata da balletti accompagnati da musiche verdiane e di Ravel e con il sonoro dei discorsi originali mussoliniani.

Questi interstizi artistici, documentali e musicali, si intravedono anche nel secondo tempo, che si dirige verso l’eliminazione fisica del Dittatore e della sua amata amante Claretta Petacci. Il racconto si sofferma nella abitazione dei contadini che, nelle vicinanze di Dongo sul lago di Como, ospitarono la coppia nella loro ultima notte, fra il 27 e il 28 aprile 1943: ineluttabilità di un destino che si sta per compiere e amore nella sua conclusione più tragica. Coinvolgente la sequenza onirica dei ripetuti incontri di Mussolini con i protagonisti della sua ventennale avventura politica, da Gabriele D’Annunzio, al Re, alla figlia Edda e, infine, alla Vita che lo tenta offrendogli una nuova “rinascita”, una nuova “esistenza”, purché egli rinunci al suo passato e al suo ruolo nella storia.

Un periodo che il Popolo italiano non riesce ancora a consegnare alla “Storia”, allontanandosi da passioni e faziosità politiche.

Ed ora lascio la parola ad una personalità che non ha bisogno di presentazioni, Pier Francesco Pingitore:

Le ragioni per le quali ho scritto e messo in scena la trilogia dedicata all’arresto, alla liberazione e infine alla morte di Benito Mussolini, sono da ricercare nel desiderio di spiegare, per primo a me stesso, i moti dell’animo, o quelli che io ritengo tali, del protagonista assoluto della tragedia italiana e dei vent’anni che la precedettero. Compito arduo, certo, e forse arbitrario, quello di indagare nel labirinto psicologico di un uomo che ella sua vita è stato tutto e il contrario di tutto. Che ha suscitato passioni, entusiasmi, rancori e odi in più generazioni di italiani, quali forse nessun altro nella nostra storia. Nel bene e nel male, di Mussolini ho cercato di non tacere nulla di essenziale. La mia non è certo l’opera di uno storico, né mai avrei la pretesa, ridicola, di esserlo. Mi basta portare alla luce quella che io ritengo la condizione umana di uomo che, da bambino, vidi prima quasi idolatrato e poi, da un giorno all’altro, gettato nella polvere e calpestato.”

Fabrizio Giulimondi






lunedì 13 giugno 2016

"NOTRE DAME DE PARIS" DI RICCARDO COCCIANTE

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Se fosse stato concepito in lingua inglese avrebbe già girato i teatri di tutto il mondo e sarebbe stabile a Broadway, in compagnia di  Cats, Tommy, Jesus Christ Superstar, The Phantom of Opera, Mamma mia. Più che un semplice musical "Notre Dame de Paris" di Riccardo Cocciante è una vera e propria opera in cui musica, canto, parole, danza, scenografia, lirica, poesia, coro e coralità si fondono in un unicum di rara bellezza.
Non è solo imperdibile…è obbligatorio vederlo!

Fabrizio Giulimondi

mercoledì 10 settembre 2014

JESUS CHRIST SUPERSTAR....L'INTRAMONTABILE...A 40 ANNI DALLO STORICO FILM... A 20 ANNI DALLA PRIMA EDIZIONE ITALIANA DELLA VERSIONE TEATRALE...CON IL GESU', LA MADDALENA E IL PILATO DEL FILM...........AL TEATRO SISTINA DI ROMA

DAL 19 AL 28 SETTEMBRE

JESUS CHRIST SUPERSTAR

                                  di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice

Ted Neeley Yvonne Elliman e Barry Dennen


               
PER LA PRIMA VOLTA DAI TEMPI DEL FILM I PROTAGONISTI DELLA STORICA OPERA ROCK INSIEME DAL VIVO PER CELEBRARE IL XX ANNIVERSARIO DEL MUSICAL
DIRETTO DA MASSIMO ROMEO PIPARO
TED NEELEY (GESU’), YVONNE ELLIMAN (MADDALENA) E BARRY DENNEN (PILATO) di nuovo insieme in “Jesus Christ Superstar”. A 40 anni dallo storico film di Norman Jewison, i protagonisti originali del grande successo cinematografico saranno sul palco del Teatro Sistina di Roma in Prima Nazionale il 19 settembre, e all’Arena di Verona il 12 ottobre, per celebrare il XX anniversario dell’edizione italiana del musical diretto da MASSIMO ROMEO PIPARO. Un’edizione memorabile, che ha decretato “Jesus Christ Superstar” evento teatrale dell’anno, con 50 mila spettatori in due mesi, interminabili standing ovation e applausi a scena aperta ad ogni replica.
Dopo aver portato in scena per la prima volta in Europa Ted Neeley, il Gesù originale del film, Massimo Romeo Piparo, regista e produttore con la sua Peep Arrow Entertainment dei musical di maggior successo degli ultimi anni, nonché direttore artistico del Teatro Sistina, mette a segno un altro colpo eccezionale e riunisce il cast originale del film: al fianco di Ted Neeley, infatti, gli altri due straordinari protagonisti, Yvonne Elliman, (Maria Maddalena) e Barry Dennen (Pilato).
Un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati della più grande opera rock di tutti i tempi, un evento indimenticabile con il quale Piparo consegna definitivamente alla “Storia del Teatro italiano” la propria edizione dell’Opera, avendo avuto il privilegio di dirigere sui palcoscenici italiani anche un’altra star del film: in occasione del Santo Giubileo dell’Anno 2000, infatti, fu il compianto Carl Anderson – il Giuda nero – a interpretare il ruolo di Giuda per due stagioni di trionfali successi.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Sistina di Roma dal 19 settembre  fino al 28 settembre
PREZZI
Poltronissime € 55,00
Poltrona e I Galleria € 49.50
Seconda Galleria € 44.00
Terza Galleria € 34.00
ORARI
Martedì-Sabato ore 21 - Domenica ore 17

Per informazioni contattare:

INFORMAZIONI GENERALI: frontoffice@ilsistina.it
Tel. 06 4200711
INFOLINE PRENOTAZIONI 392 8567896

mercoledì 9 aprile 2014

"JESUS CHRIST SUPERSTAR" AL TEATRO SISTINA IN ROMA DAL 18 APRILE AL 31 MAGGIO: IL MITO...LA LEGGENDA

Chi lo ha visto tantissime volte al cinema e al teatro non perda l’occasione di vederlo di nuovo…..chi lo ha visto tante volte, lo veda tantissime volte…chi lo ha visto poche volte, lo veda tante volte…chi non lo ha mai visto né in versione cinematografica né in versione teatrale, chieda perdono e lo vada a vedere subito.

Fabrizio Giulimondi


Jesus Christ Superstar

martedì 11 marzo 2014

FABRIZIO GIULIMONDI CONSIGLIA: MAX TORTORA IN "L'AMORE E LA FOLLIA" AL TEATRO OLIMPICO IN ROMA

Max Tortora in un "one man show", dove mostra doti canore, di imitatore, di pianista, di cabarettista, esibendosi in numeri comici e sketch.....anche se il Grande Gaber e Fiorello sono ancora a qualche miglia di distanza.
Fabrizio Giulimondi 


"L’amore e la follia"one man show diMax Tortora al Teatro Olimpico di Roma dall'11 al 30 marzo, accompagnato dalla music band e con la partecipazione diStefano Sarcinelli e Roberto Andreucci, tra i suoi personaggi Arbore, Califano e Celentano.

Torna Max Tortora sulle tavole del palcoscenico per la gioia di chi ha goduto delle sue performance imitative e comiche nel corso di questi anni. Dagli esordi nel ‘97, dove prestava la sua fisicità a un irresistibile Tarzan disoccupato e demoralizzato nella pubblicità dell’analcolico biondo, alle tante commedie teatrali, concedendosi qualche incursione nel cinema e nella radio. Ma sono le apparizioni televisive che rendono merito alla sua grande capacità imitativa; Alberto Sordi, Luciano Rispoli, Adriano Celentano, Franco Califano, Renzo Arbore e Michele Santoro sono solo alcuni dei personaggi famosi a cui ha dato corpo, voce e anima.

Max Tortora infatti è sempre andato oltre le caricature individuando nei suoi ‘originali’ un’incongruenza o anche una specificità che, grazie ad una rielaborazione ironica, ha trasformato in esilaranti ed indimenticabili parodie. "Il mio maestro è il grande Alighiero Noschese, da cui ho appreso molte cose e al quale mi sono ispirato per rendere più credibili le mie imitazioni".
In questo show le imitazioni dei suoi personaggi appaiono qua e là contestualizzate nel periodo in cui sono vissuti e abbinati quindi alla musica di quel momento storico. Essendo infatti un attento osservatore, Tortora porta in scena anche le sue considerazioni della realtà e le relative rielaborazioni artistiche. "Sarà un ricco minestrone senza un filo logico, con dentro attualità, televisione e tanta musica. Il tutto condito con un po’ della mia follia".

Racchiuse nel titolo sono infatti le due cose che per Max contano nella vita: l’amore e la follia, i binari su cui far scorrere tutto il resto. L’amore è il sale della vita, da mettere in tutto ciò che si fa e la follia invece lo ha accompagnato in tutte le sue espressioni.
In scena con lui un grande artista, Stefano Sarcinelli "che per me è il Gianni Agus dei nostri tempi; è bravissimo, ha i tempi della Commedia dell’Arte. Insieme sul palco siamo perfettamente accordati".

In nome del fuoco sacro della follia, ogni sera sul palco ci sarà anche qualcosa di nuovo "voglio ospitare tanti amici con le loro incursioni musicali e teatrali".
Insomma, sarà un viaggio a zonzo tra racconti, gag, imitazioni e tanta musica.

Scritto e diretto da Max Tortora
Scenografia: Francesco Scandale
Disegno Luci: Domenico Ragosta
Corpo di Ballo: Martina Chiriaco e Roberta Guerrini
Music Band: Fabio Tullio, Fabio Di Cocco, Salvatore Leggieri
Sergio Vitale, Amedeo Miconi, Maurizio Porto


TEATRO OLIMPICO - Piazza Gentile da Fabriano, 17 (Roma)
Dall’11 al 30 marzo 2014

Botteghino aperto tutti i giorni 10-19 orario continuato
Info & Biglietti 06.3265991 – biglietti@teatroolimpico.it
Biglietti inclusa prevendita € 36,00 – € 31,00 – € 26,00. Ridotto junior (4-14 anni) € 15,50
Biglietteria online: http://biglietteria.teatroolimpico.it

Orari spettacoli: martedì - sabato h. 21.00; domenica h. 18.00
Riposo giovedì 13, lunedì 17 e 24 marzo

sabato 14 dicembre 2013

FABRIZIO GIULIMONDI CONSIGLIA:


L’Associazione ‘Teatro Le maschere’

presenta

 

DUE ALI PER NATALE

 

Un testo di FRANCA FAGAN

con Michele Di Girolamo, Gigi Palla, Gabriella Praticò,

Armando Sanna e Gianfranco Teodoro

 

Scene e Costumi: Carla Marchini        Luci: Roberto Pietrangeli       Musiche: Stefano Conti

 

Regia di GIGI PALLA
 

a) Due ali per Natale-2
 

 

Età consigliata: dai 6 anni e per tutti – Durata 60 minuti circa



E’ questo uno spettacolo da noi fortemente voluto perché ci dà la possibilità di raccontare ai nostri giovani e meno giovani spettatori una delle più belle favole mai scritte sul Natale, una favola che celebra in modo delicato sentimenti universali come l’amore per la vita e per il prossimo, la generosità, lo spirito di sacrificio e di dedizione, sentimenti che, proprio nel periodo natalizio, come per incanto, riescono a fare ancor più breccia nei cuori e sembrano accendere la speranza di un mondo migliore. Protagonista della pièce è Clarence, un angelo di seconda classe che proprio non riesce a superare l’esame per ottenere le ali e diventare un angelo a tutti gli effetti. A titolo di “esame di riparazione”, (oggi si parlerebbe di debito formativo...) God (come altro potremmo definirlo? Il Principale!) offre all’angelo ripetente un’inaspettata possibilità: salvare James Stewart, un giovane idealista che, deluso dalla vita, sull’orlo della disperazione, sta per compiere una sciocchezza, proprio la notte della vigilia di Natale.

L’intervento di Clarence permetterà a James di ripercorrere tutte le tappe della sua esistenza, di conoscere come sarebbe stata la vita a Frankysville se egli non fosse mai nato, e soprattutto di prendere coscienza di quanto sia realmente amato e benvoluto e di quanto la vita sia un dono unico, di inestimabile valore.

Nell’accentuare gli elementi della favola, già assai rilevanti nell’opera cinematografica, e nell’ammorbidire quelli più tragici e noir, “Due ali per Natale” si rende adatto ai bambini delle scuole elementari ed ai ragazzi delle medie, nonché a tutta la famiglia: un modo per celebrare tutti insieme, attori e spettatori, con rinnovato ottimismo, la festa che più di tutte sa creare un’atmosfera di gioia e serenità: il Natale.

 

 

Lo spettacolo sarà replicato:

 

-  3/4/5 dicembre 2013 ore 9-10.30-12 - Teatro ‘A. Cafaro’ (LATINA)

-  21 dicembre 2013 ore 17 - Teatro Ambra alla Garbatella (ROMA)

-  22 dicembre 2013 ore 11 - Teatro Ambra alla Garbatella (ROMA)

 

 

domenica 10 novembre 2013

FABRIZIO GIULIMONDI: "MOMIX - ALCHEMY" AL TEATRO OLIMPICO IN ROMA.....IMPERDIBILE, UNICO, MAGICO,FANTASMAGORICO,ENTUSIASMANTE!






Momix - Alchemy
5 novembre - 1 dicembre 2013
Teatro Olimpico, Piazzale Gentile da Fabriano, 17, Roma

 

 
"La danza sprigiona tutta l'energia dei quattro elementi, terra aria acqua e fuoco, in uno spettacolo intenso e sensuale. Tra istinto e incanto, un vortice di suggestioni alla ricerca dell'armonia, essenza profonda della vita.   Quando l’occhio è rapito da un’alchimia di suoni, luci, colori, visioni, inizia a vedere cose che altrimenti sarebbe impossibilitato a vedere"
Novità per Roma
 
 
"Quando scenografia, colori, coreografia, musica, danza, luci, giochi pittorici e acrobatici diventano un unicum e, poi, solo bellezza pura"
Fabrizio Giulimondi
 
 

lunedì 8 luglio 2013

RICCARDO MUTI AL TEATRO DELL'OPERA: LEZIONE SU VERDI E IL NABUCCO

Ho assistito alla lezione che Riccardo Muti ha mirabilmente tenuto al Teatro dell’Opera di Roma questa  sera 8 luglio sulla vita di  Giuseppe Verdi e sul  Nabucco, opera scritta dal sommo Maestro nel 1862.
Forse il più grande direttore dì orchestra al mondo ha spiegato ogni singolo passaggio della sinfonia con accuratezza ed ironia, aiutato   da  cinque cantanti operistici, attraverso le cui voci l’udito dello  spettatore ha passato  in rassegna   tutti i timbri vocali.
Verdi è il più grande musicista italiano e le sue melodie hanno accresciuto e arricchito l’Umanità di armonia e bellezza. Eppure, come ha detto Riccardo Muti, l’esecuzione di un brano di Mozart, di Beethoven, di Schubert è realizzata da parte del pianista  con un atteggiamento corporeo, con una postura, con una movenza e una gestualità delle mani che imprimono alle note una solennità e una grazia che non si rinvengono  nelle esecuzioni italiche ed estere dei  lavori verdiani.
Storpiamo anche la grandezza dei nostri più grandi compositori! Siamo esterofili anche nella mise en scene delle opere concertistiche dei giganti della musica classica patria, diminuendo il sublime che v’è nei nostri Autori e implementando oltre misura le cadenze e le armonie straniere.
Come ha detto il Maestro Muti, dobbiamo riconsegnare alla nostra musica quell’aura di sacralità, di religiosità, di nobiltà e  di aristocrazia che spetta ad ogni  stella del firmamento lirico italiano, dando la possibilità  ai tanti giovani talenti italiani di palesarsi nei palcoscenici dei prestigiosi teatri della Penisola.


Fabrizio Giulimondi

giovedì 10 gennaio 2013

FABRIZIO GIULIMONDI STRACONSIGLIA "RUMORI FUORI SCENA" AL TEATRO VITTORIA DI ROMA

Di Michael Frayn
con Viviana Toniolo, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Roberto Della Casa, Carlo Lizzani, Elisa D'Eusanio, Claudia Crisafio, Andrea Lolli, Sebastiano Colla
Regia di Attilio Corsini
Dal 26 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013


“Non funzionerà mai qui da noi, è humour inglese”. Lo aveva detto Attilio Corsini a proposito di “Rumori fuori scena” di Michael Frayn, nel 1982. Poi, insieme a Viviana Toniolo, si convinse che forse si poteva tentare. “Rumori”, come affettuosamente viene chiamato lo spettacolo da chi ne fa parte, come si fa con un figlio al quale si dà un diminutivo, nel 2013 festeggerà i 30 anni dal suo debutto italiano. La storia, per chi ancora non la conoscesse, è quella di una compagine di attori alle prese con uno spettacolo da mandare in scena, tra equivoci, gag, dietro le quinte. Una commedia perfetta, nel testo originale, nella traduzione, nell’adattamento, nella regia e nell’interpretazione. Alcuni degli attori che facevano parte della prima versione, sono ancora in scena. Orgogliosamente, dopo quasi diecimila repliche. E il pubblico, non solo quello del Vittoria, continua a chiedere: “Ma quando lo rifate?” Rispondiamo: dal 26 dicembre al 13 gennaio.  
Più di ogni altra frase, valga un aneddoto spesso raccontato da Stefano Altieri, uno dei pilastri della compagnia Attori & Tecnici: “Durante il secondo atto, l’attore Sandro De Paoli svenne in scena. Alla richiesta da parte dei colleghi di “C’è un medico in sala?” scoppiò una fragorosa risata. Passarono quasi cinque minuti prima che un dottore salisse in palcoscenico a prestare soccorso.