“Le grida dentro le mie orecchie sono forti e
lontane,
assordanti e confuse,
ma il vento è troppo forte e mi porta
via la testa in luoghi sconosciuti
di cui solo io ho la chiave.
Sono stato marchiato dall’ inchiostro
indelebile del dolore,
che mi ha fatto camminare lungo la riva
della vita.”
Nigel
ha appena perso il padre, accidentalmente trova nella sua soffitta una lettera
indirizzata a lui da parte del genitore. La apre e comincia a leggere…
Siamo
a Berlino all’inizio dell’estate del 1944. Due ragazzi, Giacomo e Greta, si
incontrano. Lei è tedesca, “figlia”(di chi?) e lui un ragazzo italiano che ha
perso la famiglia. I due intraprendono un viaggio, diretti a Roma, ma le cose
saranno più complicate del previsto.
La
storia si intreccia fra passato e presente in una ricerca continua di se
stessi. I protagonisti faranno i conti con un perpetuo e incessante senso di
colpa, con la paura di amare, la paura di vivere e la paura di morire.
Il
tutto accompagnato dal tragico sottofondo della guerra e di quell’agghiacciante
sterminio che non va mai dimenticato.
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