“Cattiva
coscienza” di Davide Minnella è una classica commedia italiana “di
nuovo corso”, di cui Edoardo Leo e Massimiliano Bruno ne sono i capostipiti: brillante,
amena e simpatica in superficie e sagace e profonda nel suo nocciolo. Commedia
valoriale che ventila il dubbio che il libero arbitrio, in realtà, non esista,
in quanto ognuno di noi è in qualche modo sempre manovrato da qualcuno o
qualche cosa. Probabilmente se le persone fossero veramente libere di decidere
tutte avrebbero intrapreso ben altre strade. Ottimamente riuscita l’introduzione
dell’elemento del soprannaturale, riflettendo il Regista su quanto siano eterodirette
le scelte degli esseri umani.
La
domanda, al termine della visione, sorge spontanea: la c.d. cattiva coscienza
non è quella che ci potrebbe liberare dalla c.d. buona coscienza che ci spinge,
invece, verso deliberazione che ci rendono infelici sul lavoro, nella vita affettiva
ed amicale per una vita intera? Va dove ti porta il cuore o dove ti porta la
mente? O entrambi se si è fortunati e ci si riesce?
Attrici
e attori freschi che rendono bene la dinamicità del racconto che segue buoni ritmi
narrativi e comici.
Fabrizio
Giulimondi
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