giovedì 28 dicembre 2023

500ma RECENSIONE: "L'EDUCAZIONE DELLE FARFALLE" di DONATO CARRISI (LONGANESI)



Un Donato Carrisi in splendida forma è tornato nelle librerie con “L’educazione delle farfalle” (Longanesi). Romanzo bellissimo ed avvincente, “L’educazione delle farfalle”, con una narrazione didascalica, sviluppa una storia con tinte thriller ma spire psicoanalitiche, che trascinano il lettore dentro le conseguenze tragiche della perdita di un figlio e l’elaborazione del  lutto (sembra di leggere alcune pagine dell’opera scientifica di Antonio Onofri); entro la formazione della memoria e la sua manipolazione e deformazione; all’interno dei  legami ancestrali fra genitori e figli e di come un trauma possa  riverberarsi anche a distanza di anni nelle relazioni umane; nel misterioso sviluppo psichico di una donna che avrebbe voluto abortire e diviene una  madre che non accetta di subire la menzogna dell’apparenza.

Un romanzo valoriale, catartico e liberatorio, ambientato, come spesso accade nei libri di Carrisi, in una piccola cittadina di montagna in presenza di comunità religiose fortemente identitarie, dove la realtà non è mai tale.

Prestare attenzione ai particolari, ad una porta accostata, ad una finestra aperta: è un caso? È voluto? È stato fatto apposta per evocare altro?

La Festa delle Fate Farfalle.

Un battito d’ali di farfalla che, come dice il matematico e meteorologo Edward Lorenz, può creare una catastrofe in un’altra parte del pianeta.

La morte di un figlio come un male incurabile che, invece di ucciderti, ti costringe a vivere.

Ciò che ci lega gli uni agli altri sono i segreti.

Gli uomini non sono mai un unicum, ma appartengono al multiverso, ad universi paralleli dove vivono esistenze anche opposte le une dalle altre.

Ognuno è allo stesso tempo dott. Jekyll e Mr. Hyde.

Ognuno è lo gnomo buono ed il fratello cattivo de “Il magico villaggio di Noiv”: ma Noiv non è il bifronte di Vion, la località nella quale si svolge il racconto?

Le parole sono importanti, hanno un peso, una loro fisicità, nella vita, come nella morte: il nome Aurora può essere confuso con Aurélie!

L’educazione delle farfalle” vi inchioderà alla sedia. Non potrete smettere di leggerlo finché il finale nel sopraggiungere vi impedirà di smettere di pensare a quanto avete appena vissuto.

Fabrizio Giulimondi


Nessun commento:

Posta un commento