Non è certo
un neofita del genere giallo-storico Marco Bruschi, che ambienta il suo
ultimo lavoro, “Voluntas Dei” (Arpeggio Libero), nella Roma fascista e
nazi-fascista e, poi, in quella a cavallo della prima decade del 2000.
Le
storie si insinuano nelle vicende che hanno squassato la storia dell’Italia e della
Chiesa cattolica: dai rapporti tra Mafia e Vaticano, allo IOR, alle “voci”
sulla presunta non naturalità della morte di Papa Giovanni Paolo I, agli appetiti
pedofili di taluni ecclesiastici, sino alle “misteriose” dimissioni di Papa
Benedetto XVI.
Alcune
ingenuità non tolgono il ritmo narrativo su un soft-thriller, che
ripercorre un tipo di giallistica a sfondo storico che vede corifei autorevoli come
Valerio Massimo Manfredi e Danila Comastri Montanari, ma che, talora purtroppo,
cade in stantii attacchi al mondo cardinalizio, sacerdotale e papale: la storia
ha dato le sue risposte ai “silenzi” di papa Pio XII, rimanendo, pertanto, ingenerosa
la persistente aggressione alla sua grandiosa figura novecentesca (“Giusto fra
le Nazioni” per la comunità ebraica).
Fabrizio
Giulimondi
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