Roma, 14 novembre 2008 – Dopo mesi di assoluto silenzio da parte del governo della Capitale, alle ore 16 una delegazione del coordinamento “Legalità e Partecipazione”, che unisce i Radicali e tutti i comitati promotori delle 9 delibere popolari presentate a Roma nelle passate legislature (espressione della volontà di più di 90 mila cittadini romani), è stata ricevuta dal Capo Gabinetto Fabrizio Giulimondi. La delegazione guidata da Mario Staderini della direzione nazionale di Radicali italiani e da Simone Sapienza del Comitato Nazionale di Radicali italiani, ha esposto le richiese che da mesi il coordinamento propone per l'immediato rientro nella legalità del consiglio comunale sul tema delle delibere popolari depositate e mai discusse, in violazione di quanto previsto dallo Statuto del Consiglio e il Regolamento sulla partecipazione.
Lo scorso 4 ottobre il Sindaco Alemanno aveva ribadito la sua volontà di porre fine a questa situazione di illegalità, dichiarando di non voler dimenticare l'esperienza della destra romana all'opposizione. Il coordinamento ora aspetta un tempestivo intervento sui lavori della riunione dei capigruppo, sull’impegno del Presidente Pomarici per la calendarizzazione delle delibere popolari.
Le richieste in sintesi:
1) Immediata calendarizzazione di tutte le Delibere di Iniziativa Popolare presentate nel corso delle precedenti due consiliature e ancora giacenti, secondo quanto disposto dagli articoli 2, 3 e 4 del Regolamento per gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa Popolare (deliberazione del Consiglio comunale n. 101 del 14 giugno 1994).
Nella fattispecie chiediamo al Sindaco di invitare i capigruppo e il presidente del consiglio comunale, ad accogliere la richiesta di porre urgentemente fine ad anni di illegalità, fissando assieme al presiedente del consiglio comunale Pomarici tempi certi di discussione in commissione e di messa all'ordine del giorno. I tempi siano indicati con una lettera ai comitati promotori delle delibere, ai quali nella maggior parte dei casi non è mai venuta neppure una comunicazione nonostante l'impegno promosso dal Comune attraverso il suo Statuto e il coinvolgimento di oltre 90 mila romani.
2) Immediata attuazione della Delibera di Iniziativa Popolare approvata dal Consiglio Comunale in data 6 febbraio 2006, per la progettazione partecipata di un nuovo sistema sostenibile di mobilità pubblica e privata per la periferia est di Roma (da Saxa Rubra alla Laurentina), incentrato sull'utilizzo del tram o di un mezzo a trazione elettrica ed ecologica equivalente.
3) Adeguata pubblicizzazione delle Delibere di Iniziativa Popolare e di tutti gli altri istituti di partecipazione previsti dallo Statuto del Comune di Roma e dal Regolamento per gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa Popolare, attraverso la predisposizione di uno spazio all'interno del sito del Comune di Roma interamente dedicato alla democrazia diretta.
4) Il Coordinamento Legalità e Partecipazione chiede altresì che siano rese disponibili e di facile
accesso al pubblico tutte le Relazioni del Sindaco sul rendimento degli istituti di partecipazione pubblicate dal 1995 ad oggi, nonché l'elenco delle sale disponibili nel territorio comunale, comprensivo della tabella relativa agli indennizzi da corrispondere per la fruizione dei servizi tecnici, come previsto, rispettivamente, dagli articoli 19 e 14 del Regolamento per gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa Popolare (deliberazione del Consiglio comunale n. 101 del 14 giugno 1994).
Nonostante gli sforzi di ricerca e le numerose richieste inoltrate a vari uffici comunali (UrpMunicipali, Albo Pretorio, Urp e Segreteria del Difensore Civico), infatti, è stato fin qui impossibile prendere visione della suddetta documentazione, in palese violazione di quanto disposto dalla normativa, secondo la quale l'elenco delle relazione e delle sale “deve essere trasmesso a tutte le sezioni dell’Ufficio per l’informazione dei cittadini”.
Lo scorso 4 ottobre il Sindaco Alemanno aveva ribadito la sua volontà di porre fine a questa situazione di illegalità, dichiarando di non voler dimenticare l'esperienza della destra romana all'opposizione. Il coordinamento ora aspetta un tempestivo intervento sui lavori della riunione dei capigruppo, sull’impegno del Presidente Pomarici per la calendarizzazione delle delibere popolari.
Le richieste in sintesi:
1) Immediata calendarizzazione di tutte le Delibere di Iniziativa Popolare presentate nel corso delle precedenti due consiliature e ancora giacenti, secondo quanto disposto dagli articoli 2, 3 e 4 del Regolamento per gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa Popolare (deliberazione del Consiglio comunale n. 101 del 14 giugno 1994).
Nella fattispecie chiediamo al Sindaco di invitare i capigruppo e il presidente del consiglio comunale, ad accogliere la richiesta di porre urgentemente fine ad anni di illegalità, fissando assieme al presiedente del consiglio comunale Pomarici tempi certi di discussione in commissione e di messa all'ordine del giorno. I tempi siano indicati con una lettera ai comitati promotori delle delibere, ai quali nella maggior parte dei casi non è mai venuta neppure una comunicazione nonostante l'impegno promosso dal Comune attraverso il suo Statuto e il coinvolgimento di oltre 90 mila romani.
2) Immediata attuazione della Delibera di Iniziativa Popolare approvata dal Consiglio Comunale in data 6 febbraio 2006, per la progettazione partecipata di un nuovo sistema sostenibile di mobilità pubblica e privata per la periferia est di Roma (da Saxa Rubra alla Laurentina), incentrato sull'utilizzo del tram o di un mezzo a trazione elettrica ed ecologica equivalente.
3) Adeguata pubblicizzazione delle Delibere di Iniziativa Popolare e di tutti gli altri istituti di partecipazione previsti dallo Statuto del Comune di Roma e dal Regolamento per gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa Popolare, attraverso la predisposizione di uno spazio all'interno del sito del Comune di Roma interamente dedicato alla democrazia diretta.
4) Il Coordinamento Legalità e Partecipazione chiede altresì che siano rese disponibili e di facile
accesso al pubblico tutte le Relazioni del Sindaco sul rendimento degli istituti di partecipazione pubblicate dal 1995 ad oggi, nonché l'elenco delle sale disponibili nel territorio comunale, comprensivo della tabella relativa agli indennizzi da corrispondere per la fruizione dei servizi tecnici, come previsto, rispettivamente, dagli articoli 19 e 14 del Regolamento per gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa Popolare (deliberazione del Consiglio comunale n. 101 del 14 giugno 1994).
Nonostante gli sforzi di ricerca e le numerose richieste inoltrate a vari uffici comunali (UrpMunicipali, Albo Pretorio, Urp e Segreteria del Difensore Civico), infatti, è stato fin qui impossibile prendere visione della suddetta documentazione, in palese violazione di quanto disposto dalla normativa, secondo la quale l'elenco delle relazione e delle sale “deve essere trasmesso a tutte le sezioni dell’Ufficio per l’informazione dei cittadini”.
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