Questi
sono i tempi dell’informazione uniforme che non ammette dissenso. I
dissenzienti sono degni della damnatio memoriae, della morte civile: ai dissenzienti è “democratico” chiudere le
porte dei grandi network. Mai,
invece, come in questo momento storico bisogna diffidare delle “notizie” e delle
“letture” ufficiali e indagare al meglio per scovare molte notizie e molte
letture e, una volta, scoperte, compararle fra di loro, scrutarle e
scrutinarle, per forgiare, in ultimo, la notizia e la lettura figlie di una
elaborazione, oculata e personale, legata a dati fattuali e ad una ponderazione
“media” fra i “tanti passati” e i “tanti presenti” che esistono, senza omettere
uno sguardo nel futuro. La lungimiranza, l’intuizione profetica sono qualità
dello statista, ma anche del “grande italiano medio”, o, se vogliamo, del quisque de populo o anche dell’expertise, capace di illuminare con la
propria saggezza il detentore dello scettro del potere.
Lo
studio, la ricerca, l’approfondimento, l’attenzione nella valutazione delle
fonti e la loro armonica caratura sono essenziali per capire, conoscere ed
esprimere un giudizio alla cui base sarà partorita la decisione più coerente
con gli interessi privati e statuali. Il costante aggiornamento della propria
cultura e della propria competenza è dato imprescindibile per non farsi
ingannare, in primo luogo dalla “informazione ufficiale” che tende a distorcere
la visuale della popolazione e così meglio plagiarla, per farle credere che i
comandi che saranno disposti saranno quelli maggiormente adeguati alle sue
esigenze, alle sue istanze ed ai suoi interessi, mentre, invero, risulteranno
essere esattamente il contrario. L’informazione televisiva e cartacea, nella sua
visibile omogeneità, assomiglia sempre più ad una propaganda nelle cui vene
scorre un insistente indottrinamento ben lungi dalla concezione di uno Stato
liberale: ieri era la pandemia, oggi la guerra, domani qualcosa d’altro che
interessa chi comanda, sempre meno gli Stati e sempre più gli organismi
sovra-statuali.
Fabrizio Giulimondi
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