“Tutti contro tutti” di Ronaldo Ravello, con molti volti nomi
del cinema italiano, si inserisce nel filone più classico della commedia
italiana. Mutuando dal linguaggio giuscivilistico, potremmo definire questa
pellicola solo simulatamente divertente, mentre la componente di tristezza e
drammaticità è dissimulata fra le pieghe
delle scene. Famiglie, molto legate fra di loro sia per vincolo di sangue
che per ragioni affettive, si contendono con ogni stratagemma un appartamento,
crocevia di questioni anche di ordine sociale e razziale. La casa in realtà
viene mostrata – e qui v’è un tocco di delicatezza del regista – non solo come
luogo materiale, mura e mobilia, ma come
espressione di intimità che affascia inscindibilmente i cuori, le menti e le
anime di chi la abita.
Nota negativa: linguaggio eccessivamente scurrile.
Nota negativa: linguaggio eccessivamente scurrile.
Fabrizio Giulimondi
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