“Iron Man 3” di Shane Black, con un disintossicato da alcol e droghe Robert Downey nella parte del supereroe
creato dalla mente fantasmagorica di Stan Lee (marchio Marvel, come i
Fantastici 4, Spider Man, Thor, Devil, Lanterna Verde, Capitan America, Ghost Rider, X Men e Hulk).
In un’orgia di effetti speciali, stuntman a profusione, rumori e
esplosioni senza soluzione di continuità, si inserisce
una storia che non ripete la carica emotiva delle molto più avvincenti pellicole precedenti.
Il nostro Uomo di Ferro vive
una crisi umana probabilmente dovuta al trovarsi ingessato in una personalità che non gli si
addice, regolarmente fidanzato con Pepper Potts (l’affascinante Gwyneth Paltrow), lui che aveva bellissime
donne a iosa. Non solo!Ha crisi di panico causate degli accadimenti avvenuti in
The Avengers (in cui è coprotagonista
insieme a Thor, Hulk, la
Vedova Nera , Capitan America e Robin) ove ha rischiato di lasciarci sul serio la pelle.
Questa volta il suo acerrimo nemico è Mandarino (nome degli antichi funzionari cinesi), una sorta di Bin
Laden con gli occhi a mandorla – seppur non dotato di super poteri al pari modo
pericolosissimo terrorista - che è determinato ad annientare l’America, incarnando ovviamente gli incubi quotidiani di ogni singolo
cittadino statunitense.
Mia figlia ha gradito parecchio la
nuova versione di Iron Man,
meno spaccone e più riflessivo, a me meno, perché la sua minor simpatia e
ironica giocosità, unitamente ad una ridotta intraprendenza con il gentil
sesso, rende l’incedere narrativo leggermente noioso: ce lo vedete Voi Johnny Storm, in arte
la
Torcia Umana ,
con moglie e figli?
Fabrizio Giulimondi
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